domenica 8 dicembre 2013

L'Airpocalypse di Pechino

La vista dalla finestra di casa mia

Vivere a Pechino significa convivere ogni giorno con un inquinamento atmosferico pesante e un cielo sempre più spesso monocromo. E anche il clima di certo non aiuta perché non piove mai, se non d'estate quando gli acquazzoni sono imprevedibili e improvvisi. L'inverno è la stagione più secca per eccellenza, e anche se qualche volta concede un po' di neve, guardare le previsioni del tempo è una cosa assolutamente inutile. Ogni giorno è sereno e via via sempre più freddo e rigido, ma individuare il sole spesso è una scommessa! L'unica salvezza è il vento, ma quando non soffia non c'è scampo... ormai si parla di Airpocalypse e non ci potrebbe essere parola più azzeccata.

Da qualche mese la prima cosa che faccio il mattino è scostare le tende e vedere com'è la luce, il secondo passo è controllare l'indice delle polveri sottili e il terzo mettermi la mascherina prima di uscire se ce n'è bisogno. Forse l'anno scorso sono stata un po' troppo indulgente su questa storia, ma al momento è diventata una fissa e non voglio rischiare di riempirmi i polmoni di metalli, cemento e compagnia bella. Eccomi quindi di nuovo barricata a casa per un intero weekend, mentre fuori la concentrazione di polveri sottili ieri ha raggiunto i 500 microgrammi/metro cubo e sicuramente ormai tutti sanno che l'OMS ha fissato a 25 il limite di pericolosità. La cosa preoccupante è che molti cinesi non prendono la cosa sul serio, lo dico perché vedo mamme e bambini a spasso, perché a scuola si esce in cortile ogni stramaledetto giorno, anche il più grigio. Essere privata dell'aria è una cosa a cui non mi abituerò mai.



7 commenti:

  1. Hai un blog interessantissimo :)

    Quello che racconti in questo post, però, è davvero tremendo. Sia per i pericolo per la salute, naturalmente, sia perché penso che sia un peso per il cuore guardare fuori e vedere il grigio, sempre...

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  2. Mi spiace.. eppure è un posto così ricco di cose interessanti.. davvero un peccato!

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  3. che felicità aver trovato il tuo blog! sono da sempre appassionata della cultura orientale e un giorno sogno di poter visitare sia Cina che Giappone..

    penso sia davvero difficile vivere con così tanto inquinamento!! :((( che peccato.....
    adesso mi vado a rileggere indietro i post!! :D

    xoxo,
    Alice's Pink Diary
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    1. ciao Alice! grazie per essere passata da me :) ti auguro di poter realizzare i tuoi sogni... e partire!

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  4. Carissima Elisa, ho letto qualche post e mi piace il tuo modo di scrivere che cattura e fa nascere il desiderio di leggere ancora. Non conosco molto la cultura giapponese, a parte il cibo che adoro, ma per ciò che vedo su Pinterest e su alcuni libri di cucito e maglia che possiedo, il loro stile, quello zakka, è molto essenziale e rigoroso pur non mancando di fantasia. Grazie per ciò che scrivi, continuo a seguirti con grande piacere! Paola

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    1. Cara Paola, ti ringrazio di cuore per le belle parole. Spero che il mio blog possa essere una piccola chiave per aprirti nuovi orizzonti su Cina e Giappone, due paesi che amo, ognuno a suo modo. Sei la benvenuta :)

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